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Notizie Confederali

Maggiorazione R.I.A. al 31.12.1993. Il Consiglio di Stato ci dà ragione

Roma,

Come già segnalatovi, il Consiglio di Stato ha accolto un Ricorso Straordinario al Capo dello Stato volto a riconoscere il diritto fatto valere da alcuni colleghi cha avevano maturato, alla data del 31.12.1993 (anziché 31.12.1990), l’anzianità di servizio utile alla maggiorazione R.I.A.

L’organo giurisdizionale, infatti, ha recepito appieno la tesi sostenuta da questa Organizzazione sindacale e dedotta in gravame secondo cui, trattandosi di attività meramente ricognitiva, l’inerzia (od omissione) a provvedere su atti dovuti nei termini prescritti in materia di conclusione dei procedimenti amministrativi (L. 241/90) va imputata ad  esclusiva responsabilità dell’Amministrazione che ne era onerata.

La fattispecie è riferibile a tutti quei dipendenti che, quantunque avessero prodotto al Ministero istanze, diffide o Ricorsi amministrativi prima dell’entrata in vigore della legge finanziaria del 2001 (la quale, come è noto, ha stabilizzato al 31.12.1990 il termine ultimo per il computo dell’anzianità di servizio), non si sono visti riconoscere il legittimo diritto a cagione della perdurante, ingiustificata inadempienza del Ministero a provvedere con tempestività ai formali atti di riconoscimento.

L’anzidetta decisione assunta dal Consiglio di Stato costituisce un precedente di notevole rilievo e apre nuovi insperati spiragli per tutti quei dipendenti che versano in identica situazione, con particolare riguardo a quanti nell’anno 2000 sono risultati destinatari di pronuncia favorevole adottata dal Consiglio di Stato in esito ad analogo Ricorso straordinario cumulativo prodotto dai colleghi del Ministero e delle strutture periferiche ( nei confronti dei quali – ci risulta – il Ministero ha dato sino ad oggi solo parziale e limitata esecuzione,  riconoscendone il servizio soltanto fino al 31.12.1992, anziché 31.12.1993). 

Tanto premesso, nel far proprie le sollecitazioni che ci sono rivolte da più parti, la RdB/CUB ha deciso di promuovere a favore dei colleghi che si trovano nelle ipotesi sopra descritte azioni di tutela attraverso la proposizione di atti di diffida ( in prima istanza) e successivi Ricorsi in caso di presumibile persistente diniego dall’Amministrazione.

Nel sottolineare che la formulazione del Ricorso nonché dell’atto di diffida che necessariamente lo precede è del tutto gratuito (salvo minime spese dovute al deposito degli atti), invitiamo tutti coloro che ne fossero interessati a contattarci, per chiarimenti ed informazioni, ai seguenti recapiti:

email: info@istruzione.rdbcub.it

tel: 080/5477305 – cell: 3471570672 

A coloro che vorranno aderire all’iniziativa,  invieremo per posta elettronica il fac - simile di atto di diffida da presentare con carattere d’urgenza al Ministero dell’Istruzione.


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